La fattispecie di Agenzie di
somministrazione di altri Stati membri dell’Unione Europea che propongono il
ricorso a manodopera a basso costo stride nettamente con la disciplina sia comunitaria che nazionale in materia di distacco transnazionale .
La somministrazione transazionale di lavoro rientra infatti
nell’ambito della disciplina di matrice europea dettata dal Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 72, attuazione
della direttiva 96/71/CE in materia di
distacco dei lavoratori nell'ambito di una prestazione di servizi.
In cosa consiste la somministrazione transnazionale?
Agenzie per il lavoro stabilite
in altro Stato membro dell’Unione Europea, possono distaccare lavoratori presso
imprese utilizzatrici aventi sede o unità produttive in Italia.
Per operare legittimamente nel
nostro Paese, tali Agenzie devono operare in forza di un provvedimento amministrativo rilasciato dalle autorità competenti dello
Stato di provenienza: non è necessaria l’autorizzazione ministeriale
prevista dall’art. 4 del D.lgs. 276/2003, ma un atto equivalente a quest’ultima.
La lex loci laboris è il principio guida su cui calibrare il rispetto
della normativa vigente: vanno assicurate le tutele lavoristiche ed i livelli
minimi di condizioni di lavoro previsti dalla legge del luogo di esecuzione della prestazione di lavoro.
Garantire la parità di trattamento economico
e normativo dei lavoratori provenienti da altri Stati membri rispetto ai
dipendenti “diretti” dell’azienda italiana è quindi il primo passo per essere
in regola con la normativa vigente.
La nostra associazione di
categoria Assolavoro ha predisposto a vantaggio di una corretta gestione della
fattispecie della somministrazione transnazionale di lavoro un Prospetto
Informativo utile sia alle Agenzie per il lavoro che alle Aziende
utilizzatrici che si trovino a collaborare con altre realtà.
Per maggiori informazioni CONTATTATECI
Synergie Legal Dept.
#Goodjob