STAMPA L'ARTICOLO

venerdì, maggio 05, 2017

Voucher: convertito in legge il decreto che ha abrogato il lavoro accessorio

La legge 20 aprile 2017, n. 49 ha convertito in legge il decreto legge 17 marzo 2017, n. 25 adottato per l'abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio e per la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti.

La legge 49/2017 ha pertanto confermato l’abrogazione delle disposizioni in materia di lavoro accessorio contenute all’interno del codice dei contratti del Jobs Act (articoli 48, 49 e 50 del D.lgs. 81/2015), e la possibilità di utilizzare fino al 31 dicembre 2017 i buoni per prestazioni di lavoro accessorio già richiesti prima dell’abrogazione del lavoro accessorio (17 marzo 2017).

Parimenti la legge 49/2017 ha confermato la modifica delle disposizioni sulla responsabilità solidale in materia di appalti al fine garantire una maggior tutela in favore dei lavoratori, eliminando il beneficio della preventiva escussione dell’appaltatore in capo al committente, nel rispetto del principio della responsabilità solidale.

Oltre all’abrogazione dell’istituto del lavoro accessorio, tramite i c.d. voucher lavoro è da considerare la nuova disciplina delle collaborazioni che si concretano in prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro, a cui, dall’entrata in vigore del codice dei contratti del Jobs Act, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato (art. 2 del D.lgs. 81/2015).

Il Jobs Act ha infatti limitato fortemente il ricorso al lavoro parasubordinato: restano escluse dall’applicazione della disciplina del rapporto di lavoro subordinato soltanto alcune tipologie di collaborazioni, come ad esempio quelle regolamentate da accordi collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore oppure le collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali è necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali.
Allo stesso tempo, per i lavoratori autonomi, non sempre è possibile aderire al Regime Forfettario, sostitutivo del Regime dei Minimi, o ricorrere a prestazioni occasionali di lavoro autonomo con ritenuta d’acconto, stanti i limiti economici e normativi previsti dal Legislatore.
Una soluzione volta ad evitare fenomeni di lavoro nero nella situazione attuale caratterizzata da un vuoto di disciplina per quelle prestazioni ascrivibili al lavoro accessorio, potrebbe essere quella della somministrazione di lavoro.

Oltre ai contratti di somministrazione a tempo determinato e a tempo indeterminato, il contratto collettivo nazionale di lavoro per la categoria delle agenzie di somministrazione di lavoro del 27 febbraio 2014 (CCNL A.p.L.) ha disciplinato il contratto di somministrazione con monte ore garantito, il c.d. M.O.G.

Il M.O.G. è nato infatti al fine esclusivo di ricondurre altre tipologie contrattuali flessibili, occasionali o accessorie alla somministrazione di lavoro, in quanto forma contrattuale più tutelante e garantita in particolari settori produttivi.




Per maggiori informazioni Contattaci 
Synergie Legal Dept.


#goodjob

Nessun commento:

Posta un commento