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martedì, giugno 07, 2016

Voucher: il lavoro accessorio dopo il Jobs Act

Il codice dei contratti del Jobs Act, il Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81, ha riordinato la disciplina del lavoro accessorio apportando significative modifiche ed abrogando la disciplina previgente, di cui alla Legge Biagi (D.lgs. 276/2003).

Nel rapporto di lavoro accessorio sono coinvolti due soggetti:

·         il committente
·         il prestatore di lavoro

Committenti possono essere sia persone fisiche che persone giuridiche, soggetti imprenditori anche agricoli e non imprenditori, nonché enti pubblici nel rispetto dei vincoli in materia di contenimento delle spese di personale e, ove previsto, dal patto di stabilità interno.
I prestatori di lavoro possono essere generalmente studenti, inoccupati, disoccupati, lavoratori in mobilità, pensionati, lavoratori subordinati a tempo pieno o parziale. Un limite è previsto per i lavoratori subordinati: non può avvalersi del lavoro accessorio in qualità di committente il datore di lavoro titolare del contratto di lavoro subordinato.

Il lavoro accessorio è contemplato per quelle attività lavorative che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 7.000 euro nel corso di un anno civile. Annualmente tale somma viene rivalutata sulla base della variazione dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati.

Nei confronti dei committenti imprenditori o professionisti, le attività lavorative possono essere svolte a favore di ciascun singolo committente per compensi non superiori a 2.000 euro, rivalutati annualmente.

Prestazioni di lavoro accessorio possono essere altresì rese, nel limite complessivo di 3.000 euro di compenso per anno civile, da percettori di prestazioni integrative del salario o di sostegno al reddito.

Il lavoro accessorio è retribuito tramite voucher ovvero tramite buoni orari numerati e progressivamente e datati. Il valore nominale di un voucher ammonta  a 10 euro  mentre il valore netto dello stesso è pari ad euro 7,50.

I committenti imprenditori o liberi professionisti possono acquistare i voucher esclusivamente con modalità telematiche attraverso la procedura telematica Inps; i tabaccai aderenti alla Convezione Inps-FIT; il servizio Internet Banking Intesa Sanpaolo; le banche abilitate.

È in arrivo un Decreto Ministeriale sul valore e la tracciabilità dei voucher: in particolare il Governo mira a migliorare le modalità di comunicazione del lavoro accessorio al fine di moderare l’utilizzo dello strumento che, utilizzato in modo illegittimo, potrebbe mascherare rapporti di lavoro subordinato.

Vi terremo aggiornati in caso di novità.

Per maggiori informazioni CONTATTATECI

 Synergie Legal Dept.

 

#Goodjob

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