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martedì, giugno 14, 2016

Cura, Legalità, Uscita dal Ghetto: firmato Il protocollo di intesa contro il caporalato.

Il 27 maggio 2016 i Ministri del Lavoro, dell’Agricoltura e dell’Interno, hanno firmato con le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, con le Parti sociali, e con associazioni ed organizzazioni rappresentative di interessi protetti, un protocollo di intesa contro lo sfruttamento lavorativo in agricoltura.

La finalità dell’intesa è quella di utilizzare strumenti concreti per combattere il fenomeno del lavoro sommerso e dello sfruttamento di categorie di lavoratori che, trovandosi in condizioni di disagio, accettano di lavorare non solo illegalmente ma anche in condizioni indecorose.

 Le principali azioni di promozione di legalità e sicurezza sono poste a tutela della persona lavoratore, anche al fine di prevenire l’insorgenza di problemi di ordine pubblico e di situazioni di grave rischio sanitario in relazione alla salute e alla sicurezza sul lavoro.

Le parti firmatarie del Protocollo si sono impegnate a:
  • attivare servizi di informazione e di tutela finalizzati a promuovere legalità e sicurezza nei rapporti di lavoro con la presenza sul campo del personale ispettivo in collaborazione con le parti sociali sottoscrittrici del presente protocollo;
  • negoziare e concludere accordi che promuovano concrete azioni, a garanzia delle condizioni di legalità nonché di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, anche mediante l’intervento del sistema della bilateralità, con particolare riferimento alle problematiche del trasporto della manodopera da e verso i luoghi di lavoro;
  • individuare e diffondere pratiche che, anche mediante il ruolo della contrattazione decentrata territoriale e misure di semplificazione amministrativa, valorizzino ed incentivino le attività economiche del settore agricolo ed i prodotti d’eccellenza del Made in Italy, delle imprese che scelgano legalità e sicurezza combattendo ogni forma di caporalato e sfruttamento criminale della manodopera;
  • attivare percorsi di integrazione ed animazione socio-culturale che diffondano il rispetto tra le popolazioni migranti e quelle locali, consentendo di combattere anche sul piano culturale la segregazione e la creazione dei ghetti adiacenti o limitrofi al luogo di lavoro.

L’intesa si inserisce dunque in un piano di azioni più ampio contro il fenomeno dello sfruttamento del lavoro sommerso, anche al fine di valorizzare le aziende che si impegnano ad agire nella legalità, mediante l’integrazione proattiva dei lavoratori migranti all’interno del territorio nazionale.
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Synergie Legal Dept.
 
#Goodjob
 

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