“L’obiettivo è arrivare a una società in cui l’unica differenza sia il colore della maglietta”. Fabrizio Goggi- PR RedaRewoolution
In quest’ottica si apre venerdì la tappa torinese di “Play the Games”, organizzato da “Special Olympics Italia Onlus”, che vedrà scendere in campo 450 atleti disabili da tutta Italia, in particolar modo affetti da disabilità intellettiva.
A
Torino, a partire da venerdì 17 aprile fino a domenica 19 gli atleti si
sfideranno sul campo da bocce e nelle gare di nuoto. “Play the Games” è
strutturato in tappe: la prima si è svolta a Pesaro, le prossime avranno luogo
in varie città d’Italia.
Grandissimo
il valore sociale e umano di questa iniziativa: lo sport, secondo Stefano
Gallo, assessore allo Sport del comune di Torino, è “uno “strumento
fondamentale di integrazione e autonomia”. Lo sport ha un ruolo didattico,
inclusivo a 360°: consolida l’autonomia e la consapevolezza di sé, il gioco di
squadra e il lavoro in team. L’obiettivo di Special Olympics Italia è
combattere le discriminazioni e valorizzare la diversità. Tutti questi
valori possono essere trasferiti con
successo dal campo di gioco al campo del lavoro: é proprio su questo che
Synergie scommette.
“La disabilità è una parte del mondo, non è
un mondo a parte”. Noi abbiamo scommesso sulla inclusione attraverso il lavoro
perchè siamo convinti che “il lavoratore disabile è un lavoratore” a tutti gli
effetti, e non la sua disabilità.” Diego Castagno, Synergie Italia SpA
Nel
mondo esistono barriere a tutti i livelli: quando si entra nel campo della
disabilità si moltiplicano, tanto nella forma fisica, quanto in quella
psicologica.
Negli
ultimi anni si è prestata sempre più attenzione alla risoluzione di queste
problematiche, attivando programmi di integrazione e acquisizione di
consapevolezza e autonomia, attuabili anche grazie a politiche sportive
inclusive che portino all’annullamento della distanza e della differenza.
I
risultati finora ottenuti dimostrano che il binomio sport-lavoro è vincente, si
raggiungono percentuali di successo molto alte: “lo sport include e avvicina,
come il lavoro”.
A
questo proposito Synergie è impegnata fra le altre cose in un programma
specifico di inserimento dei disabili nel mercato del lavoro, ed in
collaborazione con ActionAid, ha svolto un percorso di recupero dei “Neet”,
ovvero i giovani che non studiano e non lavorano, tramite lo sport, che si
conclude con la loro ricollocazione.
“Promuovendo un’atteggiamento che sappia
affermare il ruolo preminente di una dimensione che ci insegna cosa significhi
affrontare la vita con coraggio indomito e passione immensa”. Giovanni Malagò.
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